I Musei del Bargello: cinque diverse realtà, ciascuna con la sua fisionomia ben definita che, insieme alle altre, contribuisce a comporre una realtà museale unica e sfaccettata, capace di dare forma al variegato panorama dell’arte e della storia fiorentina prima, durante e dopo il Rinascimento.
Essi costituiscono la più importante collezione di scultura italiana al mondo, composta dalla collezione di opere rinascimentali del Museo Nazionale del Bargello; un patrimonio cospicuo di capolavori dal Quattrocento, di: Donatello, Della Robbia e Verrocchio, al Cinquecento, di: Michelangelo, Cellini e Giambologna.
Orsanmichele contribuisce poi a questa collezione con la galleria di statue monumentali del museo, realizzate per le nicchie esterne dello stesso edificio, mentre al Museo delle Cappelle Medicee risalta – come un diamante – la Sagrestia Nuova di Michelangelo, opera tra i massimi capolavori di scultura e architettura del Rinascimento e di tutta l’arte occidentale che ipnotizza i visitatori per quella manifestazione di bellezza assoluta.
I Musei del Bargello oltre a caratterizzarsi per l’altissima qualità delle collezioni di scultura, rappresentano anche edifici di consistente rilevanza nel tessuto urbano e storico della città di Firenze. Le Cappelle Medicee consentono di rievocare il dominio della dinastia attraverso i secoli, celebrando il ramo familiare di Lorenzo il Magnifico nella Sagrestia Nuova, e il ramo granducale nella grandiosa Cappella dei Principi (tripudio di marmi e pietre dure, lavorate nella tecnica del “commesso fiorentino”); mentre il Museo del Bargello, originariamente Palazzo del Podestà, rievoca la più antica età comunale della Repubblica, epoca di grande fioritura economica ma anche di violente faide tra fazioni politiche, di cui si ha eco famosa nella Commedia di Dante Alighieri, che proprio nella Cappella della Maddalena venne raffigurato per la prima volta, da Giotto e dalla sua bottega, a i piedi del ciclo pittorico raffigurante il Paradiso. E se Orsanmichele è stato fulcro della vita cittadina tra Medioevo e Rinascimento, prima come loggia del mercato del grano e poi come veneratissima chiesa costruita intorno allo splendido tabernacolo dell’Orcagna, Palazzo Davanzati e Casa Martelli raccontano invece la vita privata delle famiglie signorili della città,; il primo rievocando l’epoca medievale-rinascimentale, e il secondo conducendo il visitatore in quella sette-ottocentesca.
Infine, i Musei del Bargello vantano una collezione enciclopedica di arti decorative. Dalla sua fondazione alla metà dell’Ottocento, il Museo Nazionale del Bargello trasse ispirazione dai contemporanei ideali storico-artistici che univano alla grande scultura le arti decorative, e vedevano in esse uno sprone al rinnovamento dell’arte, dell’artigianato e dell’industria moderni: fu così che preziosi avori, vetri, maioliche, smalti, metalli, oreficerie, armi, gioielli e tessuti arricchirono le sale del museo, in un caleidoscopio di oggetti diversi per materia e tecnica, ma tutti di eccellente fattura. E mentre Palazzo Davanzati offre un percorso tra arredi e oggetti d’arte più direttamente ispirati alla vita domestica, il Museo delle Cappelle Medicee offre ai visitatori – già ammaliati dallo splendore dell’arte di Michelangelo e della Cappella dei Principi – la preziosissima collezione di reliquiari donati nei secoli dalla famiglia Medici alla Basilica di San Lorenzo.