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Diventa anche tu mecenate: regala emozioni

Con Art Bonus, le donazioni per la cultura hanno un beneficio fiscale del 65%.
L’Art Bonus consente a privati cittadini, enti non commerciali e imprese di effettuare erogazioni liberali a sostegno del patrimonio culturale pubblico italiano, usufruendo di un credito di imposta pari al 65% dell’importo donato.

Per approfondire cos’è Art Bonus, e la normativa di riferimento, visita il sito ufficiale.

Come diventare mecenate Art Bonus

Tutti possono diventare mecenati Art Bonus.
Il credito d’imposta del 65% è riconosciuto alle persone fisiche (dipendenti, pensionati, lavoratori autonomi), ai titolari di reddito d’impresa (imprenditori individuali e società), agli enti non commerciali (es. fondazioni bancarie, associazioni).
Per usufruire del credito d’imposta è sufficiente fare un bonifico (o altro pagamento tracciabile) con la causale Art Bonus che identifichi l’oggetto e l’ente beneficiario.

Per conoscere i progetti dei Musei del Bargello che è possibile sostenere, e quelli già realizzati grazie al contributo dei mencenati, visita la pagina dedicata.

Benefici fiscali

Il soggetto, denominato mecenate, che effettua una donazione potrà godere di un credito di imposta nella misura del 65% per le erogazioni effettuate, in percentuale rispetto al reddito imponibile (qualora si tratti di persona fisica od ente che non svolga attività commerciale) o rispetto al ricavo annuo (qualora si tratti di società o ditta individuale che sia titolare di reddito di impresa).
Ciò significa che chi decide di effettuare una donazione per sostenere il patrimonio culturale, senza alcun limite di erogazione minima, potrà detrarre una percentuale di quanto donato dalla relativa dichiarazione dei redditi in quote uguali nel triennio successivo.

In relazione alla qualifica del soggetto che effettua le erogazioni liberali sono previsti limiti massimi differenziati di spettanza del credito d’imposta. Per le persone fisiche ed enti che non svolgono attività commerciale (dipendenti, pensionati, professionisti), il credito d’imposta è riconosciuto nel limite del 15% del reddito imponibile; per i soggetti titolari di reddito d’impresa (società e ditte individuali) ed enti non commerciali che esercitano anche attività commerciale il credito d’imposta è invece riconosciuto nel limite del 5 per mille dei ricavi annui.

Il credito d’imposta maturato deve essere ripartito in tre quote annuali di pari importo. Per i soggetti con periodo d’imposta non coincidente con l’anno solare, la ripartizione in tre quote annuali di pari importo deve intendersi in concreto riferito ai tre periodi d’imposta di utilizzo del credito. Sono previste modalità di fruizione differenziate, in relazione alla qualifica del soggetto che effettua le erogazioni liberali.

Per tutti i dettagli sui benefici fiscali e sulle modalità di fruizione, visita l’apposita sezione sul sito ufficiale.