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Archibugio a pietra focaia

Giovanni Battista Leoni

Arma appartenuta al Granduca Ferdinando III. Il numero 33 inciso sul calciolo indica la collocazione nel gabinetto di caccia granducale. Canna firmata da Giovanni Leoni di Pistoia, esponente della celebre famiglia di archibugiari pistoiesi. Il marchio indica che fu prodotta all’interno della Magona di Pistoia, gli antichi magazzini per i prodotto “finiti” dell’impresa reale del ferro in epoca granducale. L’archibuso fa parte di una coppia con quello inventariato AM 173, entrambi presenti nell’inventario lorenese-toscano del 1823, numerati secondo il numero sul calciolo inciso a bulino. Trascrizione dall’Inventario 1878: «Archibuso canna brunita violetta con ornamenti in oro e l’iscrizione MAGONA DI PISTOIA. Batteria liscia con acciarino alla francese. Mezza cassa di noce col calcio alla catalana montata e guarnita di argento con fregi a bulino e lo stemma del Granduca di Toscana. Lung. della canna m 1,01, lung. totale m 1,40». La scheda menziona anche il numero 49 di un inventario precedente a quello del 1878, di cui non si ha riscontro.

Scheda tecnica

Titolo dell'opera Archibugio a pietra focaia
Autore Giovanni Battista Leoni
Data 1796
Tecnica acciaio, legno di noce, ottone, argento, corno
Inventari
Inv. Armi (Bargello) n. 91
Collezione Museo del Bargello