Collezioni

Bacco e satiro

Buonarroti Michelangelo

Il Bacco è una delle opere giovanili di Michelangelo, realizzata durante il suo primo soggiorno romano. L’artista ricevette la commissione da Raffaello Sansoni Riario, cardinale di S. Giorgio in Velabro, e compì l’opera in un solo anno (dal luglio 1496 al luglio 1497). Il risultato finale non soddisfece il committente, che cedette immediatamente il Bacco al banchiere e collezionista romano Jacopo Galli.

Quest’ultimo collocò la scultura nel giardino della sua villa, dove rimase fino al 1572, anno in cui fu venduta per 240 ducati alla famiglia Medici, che nel corso del Seicento la trasferì a Firenze (Uffizi).

Riguardo alla committenza, il Vasari e il Condivi — i principali biografi di Michelangelo — attribuirono erroneamente l’opera direttamente al Galli. La questione è chiarita da una lettera (cfr. Il Carteggio di Michelangelo, vol. I, p. 1) inviata da Michelangelo a Lorenzo di Pier Francesco de’ Medici, nella quale sono descritti i rapporti di lavoro dell’artista con il Riario.

Il Bacco, raffigurato nelle sembianze di un adolescente, esprime nelle forme del corpo quella perfezione classica ispirata alle statue ellenistiche che Michelangelo aveva studiato durante il suo primo soggiorno romano.

Acidini (2005) osserva che, sebbene non sia stato possibile individuare un preciso prototipo per la statua, la sua forte aura di antichità contribuì a farla considerare un “pezzo di scavo” nella didascalia del disegno del Bacco contenuto nel Codex Cantabrigensis (1550–1556).

Scheda tecnica

Titolo dell'opera Bacco e satiro
Autore Buonarroti Michelangelo
Data 1496 - 1497
Tecnica marmo bianco/ scultura
Inventari
Inv. Sculture (Bargello) n. 10
Collezione Museo del Bargello