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Balaustro

Secondo Chiesi l’avorio va riconosciuto in un’impugnatura che doveva innestarsi in un ulteriore elemento (forse un manico di ventaglio, uno strumento da cucito o un coltellino). Del manufatto, registrato tra i beni del Bargello solo a inizio Novecento, non si conosce l’originaria provenienza. Il carattere di frammentarietà e la lavorazione generica dell’avorio non hanno consentito di circoscrivere il luogo di esecuzione, anche se sono state rilevate affinità tecniche e decorative con alcune impugnature eseguite tra il XVII e il XIX secolo nello Sri Lanka (Chiesi in Ciseri 2018, p. 438).

Scheda tecnica

Titolo dell'opera Balaustro
Data 1600 - 1899
Tecnica avorio/ finitura al tornio, pittura
Inventari
Inv. Avori Bargello n. 27
Collezione Museo del Bargello