Bracciolo

L’iconografia dispiegata, che ai lati dei simboli degli evangelisti presenta personaggi che fronteggiano mostri, forse illustrava “i pericoli cui è esposta l’anima umana fuori dalla verità dettata dalle Scritture” (Gaborit-Chopin in Ciseri 2018, p. 110). Il motivo dei girali abitati, tipico del lessico ornamentale romanico europeo, si avvicina particolarmente ad alcune creazioni inglesi. Beckwith (1972), confrontandolo con le miniature della Bibbia di Winchester (Winchester, Cathedral Library, 1150-1180 circa), ha visto in questo bracciolo il resto di un trono vescovile della Cattedrale di Winchester ai tempi del vescovo Enrico di Blois (✝︎1171) e lo ha attribuito alla medesima bottega dei pastorali a tau del Tesoro della Cattedrale di Moûtiers-Tarentaise e di Liegi. Nel bracciolo del Bargello, come nel pastorale di Liegi, eseguito a Winchester o Canterbury verso il 1140, si leggono medaglioni con cornici fitomorfe e personaggi in atto di districarsi tra i girali; ma affinità vi sono anche fra l’opera in esame e il pastorale di Moûtiers, assegnato all’ambito scandinavo o inglese, che presenta frutti e fogliami accartocciati e impreziositi da perline. Il motivo dei fiori con petali tentacolari e pistilli carnosi si ritrovano soprattutto nelle opere inglesi (oreficerie, smalti) datate tra la metà e la fine del XII, ma anche nelle miniature fin dalla prima metà del secolo (Bibbie di Buy St Edmunds, di Winchester e di Oxford; capitelli di Hyde Abbey a Winchester, 1125-1130 circa; Ivi, p. 112). Anche le foglie tondeggianti e carnose trovano affinità nelle citate Bibbie di Winchester e Oxford. Quanto alla provenienza, presentato nel 1817 alla Society of Antiquaries of London, doveva in origine avere un pendant, con i simboli degli altri due evangelisti. Si ipotizza sia appartenuto a un sedile del tipo sedia curulis o a un trono vescovile.