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Brocca da farmacia

Caratteristica di questa brocca è il lato tergale che rimaneva in vista quando l’oggetto veniva deposto sulla mensola della farmacia o della spezieria. In questo caso tale apparato è stato collocato sull’ansa, sfruttando la parte più adatta a maneggiare l’oggetto. La particolare immagine della “Fortuna” (Bartsch 1984, vol.25, p.224, n.081) è tratta da un’incisione di Nicoletto da Modena (Mariaux 1995, p.78). La brocca fa parte di una lunga serie di esemplari contrassegnati dalla stessa rappresentazione della dea Fortuna; il genere riscosse ampio gradimento e si ha una vasta testimonianza di corredi simili, allestiti cambiando solo la rappresentazione del soggetto simbolico, come accadde per la cosiddetta serie della “Regina” o della “Medicina” (Ravanelli Guidotti 1987, p.218, n.96; Drey 1978, p.60, tav.24; Fuchs 1993, p.248, n.262). Tra gli oggetti che meglio si prestano a un confronto, vi è la brocca del Musée national de la Renaissance – Château d’Ecouen (Giacomotti 1974, n.984); inoltre, una vasta esposizione di vasi con la dea Fortuna è stata in mostra a Urbania, nelle Marche (Fiocco Gherardi 1997, pp.68-77, nn.18-23).

Scheda tecnica

Titolo dell'opera Brocca da farmacia
Data 1579 - 1600
Tecnica ceramica/ smaltatura
Inventari
Inv. Maioliche (Bargello) n. 1971
Collezione Museo del Bargello