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Brocca da farmacia

Questa piccola brocca è l’unico esemplare della donazione Pillitteri realizzato da una manifattura d’Oltralpe. Non è un caso, infatti, che la maiolica italiana abbia influenzato l’avvio di produzioni di stile rinascimentale nei Paesi Bassi, grazie al passaggio in Italia di ceramisti di Anversa e, soprattutto, all’emigrazione verso quella città di vasai durantini, veneziani e liguri fin dall’inizio del Cinquecento. Questa circolazione “di uomini e saperi” secondo una sorta di “modello diffusionistico”, sollecitò l’inizio di una produzione nuova e di qualità maggiore rispetto a quella nostrana, anche se di essa ne era una chiara derivazione (Dumortier 1987, pp.161-172; Dumortier 1991, pp.241-246). Un albarello di Anversa, che impiega gli stessi temi decorativi della brocca analizzata, probabilmente realizzato da un vasaio proveniente da Casteldurante, Guido Andries (Nicaise 1934, fig.1), consente di attribuirne la produzione e di proporre, sempre per analogia stilistica, una datazione orientata verso la metà del XVI secolo. Un ulteriore confronto si può ottenere con l’albarello, sempre di botteghe di Anversa, conservato al Victoria and Albert Museum di Londra e raffigurante un uccello simile corredato dal medesimo apparato decorativo (Nicaise 1936, fig.8).

Scheda tecnica

Titolo dell'opera Brocca da farmacia
Data 1500 - 1600
Tecnica ceramica/ smaltatura
Inventari
Inv. Maioliche (Bargello) n. 1991
Collezione Museo del Bargello