Cristo crocifisso
Il piccolo crocifisso già ascritto ad ambito italiano del XVIII secolo, è stato anticipato alla seconda metà del XVII secolo. Si tratta di un’opera debitrice dei “modelli introdotti da Giambologna, con una rappresentazione equilibrata e misura del Cristo morto lontana da eccessi patetici” (Chiesi in Ciseri 2018, p. 423). Questa tipologia di Cristo crocifisso ebbe grande fortuna, venendo replicata nel XVI e XVII secolo specie in formati ridotti, adatti alla devozione privata. L’opera del Bargello può essere messa in relazione con un Cristo crocifisso di collezione privata, documentato nell’Archivio fotografico del Kunsthistorisches Institut di Firenze (neg. nn. 9386, 9390), che presenta analogie nella composizione, nei dettagli della testa, nella resa della ferita e nel disegno del panneggio (Chiesi in Ciseri 2018, p. 423).
Scheda tecnica
| Titolo dell'opera | Cristo crocifisso |
|---|---|
| Data | 1691 - 1700 |
| Tecnica | avorio |
| Dimensioni | Larghezza 19cm Altezza 19cm |
| Inventari |
Inv. Avori Bargello n. 28
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| Collezione | Museo del Bargello |