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Ercole e i centauri

Pedina intagliata in profondità, con piccole incisioni perpendicolari che sottolineano le pieghe e i dettagli dei corpi equini. Di provenienza Carrand, appartiene alla stessa serie di quella raffigurante Ercole e le cavalle di Diomede (NCTN 0901395363). Entrambe sono collegabili all’atelier del pezzo con Sansone consegnato ai Filistei (NCTN 0901395364). Nel 1972 Beckwith accostava l’opera in esame alla produzione di St. Albans; successivamente Mann (1980) la riconduceva alla produzione di Colonia verso il 1150, sulla scorta di confronti con alcuni pezzi coevi in cui vi sono le medesime incisioni ravvicinate a evidenziare i dettagli. Mann inseriva i tre pezzi da gioco del Bargello entro il catalogo dello scultore detto “Samson carver”. Confronti si possono instaurare con il pezzo raffigurante il Serpentarius (Londra, Victoria and Albert Museum, inv. A.3-1933) e, a livello iconografico, con le scene delle Fatiche di Ercole incise su alcuni bacili anseatici, come il Cadmus bowl (Londra, The British Museum, inv. 1921, 0325.1).

Scheda tecnica

Titolo dell'opera Ercole e i centauri
Data 1141 - 1160
Tecnica avorio/ intaglio, incisione
Inventari
Inv. Collezione Carrand (Bargello) n. 53
Collezione Museo del Bargello