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Lince

Si tratta, con tutta probabilità, degli elementi decorativi con culmini di un letto funerario. Ricavati da un osso tubolare cavo al suo interno, erano perfezionati da una calotta superiore (cfr. inv. 6C) e da due orecchie lunghe e aguzze poste lateralmente. L’uso di letti funebri in avorio e in osso si afferma, in Italia, dalla seconda metà del II secolo a.C. per raggiungere la sua massima diffusione nel secolo successivo. Essi erano decorati con iconografie dal contenuto escatologico, in particolare legate al culto dionisiaco. Letti funerari con culmini a testa di lince sono stati rinvenuti in due sepoluture femminili ad Ancona e a Fossa e Bazzano (L’Aquila), databili fra l’inizio e la metà del I sec. a.C. Il motivo delle teste di lince ha avuto un discreto successo, seppur esse mostrino una rilevante standardizzazione nella resa del muso, soprattutto in un’area circoscritta dell’Italia centrale, corrispondente all’Umbria e alle Marche, tanto da far propendere per una localizzazione in questa zona geografica dei centri di produzione, attivi nella prima metà del I sec. a.C. (cfr. Paolucci in Ciseri 2018, p. 37).

Scheda tecnica

Titolo dell'opera Lince
Data 99 a.C. - 50 a.C.
Tecnica osso/ intaglio
Inventari
Inv. Collezione Carrand (Bargello) n. 7
Collezione Museo del Bargello