Lupercali
Mecherino Domenico detto Beccafumi
Questa tavola raffigurante “I Lupercali” e il suo pendant con “Il culto di Vesta” (Inv. n. 61) facevano parte dell’arredo ligneo di una camera dipinto da Domenico Beccafumi nel 1519 per Francesco di Camillo Petrucci. L’arredo comprendeva anche quattro figure femminili: una Venere oggi al Barber Institute of Fine Arts di Birmingham, una Cornelia della Galleria Doria Pamphili di Roma e le figure di Marzia e Tanaquilla conservate alla National Gallery di Londra.
Il programma decorativo, ispirato ai “Fasti” di Ovidio (VI, 249–472; II, 31–34), includeva scene legate al matrimonio e alla fecondità, probabilmente riferite alle nozze di Francesco Petrucci con Caterina Piccolomini del Mandolo, celebrate nel 1512.
La data di esecuzione dell’arredo è nota grazie a una richiesta di saldo presentata da Beccafumi ai Provveditori di Biccherna e al Giudice del Comune di Siena (1526–1528). L’arredo della camera fu smembrato dopo il bando di Francesco Petrucci dalla città nel 1523 e risultava presso il cugino Scipione nel 1527.
Scheda tecnica
| Titolo dell'opera | Lupercali |
|---|---|
| Autore | Mecherino Domenico detto Beccafumi |
| Data | 1519 |
| Tecnica | tavola/ pittura a olio |
| Dimensioni | Larghezza 124.5cm Altezza 124.5cm |
| Inventari |
Inv. Palazzo Martelli n. 52
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| Collezione | Casa Martelli |