Madonna con Bambino

La coperta fu acquistata dal Museo del Bargello il 10 giugno 1927 per 90.000 lire dalla famiglia Guicciardini, che ne era proprietaria. Era stata rinvenuta nel 1890 nella villa Guicciardini di Usella presso Prato, insieme a una seconda coltre poi venduta nel 1904 al Kensington Museum di Londra (oggi Victoria and Albert Museum).

Nel 1956 la coperta Guicciardini fu esposta in Palazzo Davanzati sul letto della camera del primo piano, in occasione dell’inaugurazione del Museo della casa fiorentina antica. Nel 1991 rientrò nei depositi del Bargello. Dopo un lungo restauro, tornò al Davanzati per la mostra del 2010 e dal settembre 2022 è esposta in modo permanente.

Il manufatto è realizzato con la tecnica del trapunto: teli di lino sovrapposti, ricamati e trapuntati. La figurazione, distribuita su una fascia esterna e su formelle separate da cornici decorative, narra episodi iniziali della storia di Tristano e Isotta, probabilmente tratti da una delle numerose versioni manoscritte del poema.

Le iscrizioni gotiche che accompagnano le scene sono state attribuite dal filologo Pio Rajna alla lingua volgare siciliana, contribuendo a identificare l’area culturale e produttiva della coperta.

Una serie di coincidenze stilistiche, storiche e letterarie — ricostruite da Rosanna Proto Pisani nel catalogo della mostra del 2010 — consente di datare la coperta alla seconda metà del Trecento. A tale datazione concorre anche la presenza degli stemmi: le armi Guicciardini per Tristano e i gigli di Francia adottati dagli Angiò per l’Amoroldo. Si tratta di riferimenti evidenti ai rapporti fra il regno angioino delle Due Sicilie e Firenze attraverso il gran siniscalco Niccolò Acciaioli. Piero di Ghino Guicciardini, banchiere dell’Acciaioli e nominato cavaliere dal Comune di Firenze nel 1367, è indicato come probabile committente.

La funzione originaria del manufatto — insieme all’altra coltre oggi a Londra, iconograficamente correlata — rimane incerta. Potrebbe trattarsi di coperte da letto, ma è ritenuto più probabile che costituissero parte di un cortinaggio da parete o da letto.