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Madonna in trono con il Bambino

La scultura raffigura la Madonna che presenta il Bambino, schiacciando con i piedi due draghi, che si possono leggere come la traduzione visiva dei versi del salmo 91, 13: “camminerai sul leone e sull’aspide, calpesterai il leoncello e il dragone” (Chiesi in Ciseri 2018, p. 203). L’opera doveva essere integrata da attributi ed elementi polimaterici applicati, oltre che dalla finitura policroma. Sia per i numerosi interventi di restauro che a livello stilistico, il gruppo non trova termini di confronto con le grandi figure in avorio di Madonna con il Bambino eseguite nei primi decenni del Duecento, che si caratterizzano per proporzioni allungate, un panneggiare cedevole e sinuoso e una certa gentilezza nel volto (Ivi, pp. 203-205). Pubblicata nel 1982 da Giusti con un’attribuzione al Sud della Francia verso la fine del XII secolo, la scultura, che risponde al tipo della Sedes Sapientiae, assai diffuso nella scultura romanica, per il panneggio a pieghe calanti e simmetriche, va riferita, secondo Chiesi, ai primi anni del Duecento. La studiosa propone inoltre come modelli di riferimento per la scultura opere di oreficeria o di scultura lignea, eseguite tra la fine del XII e l’inizio del XIII secolo, come la Madonna Sedes Sapientiae proveniente dall’antica cattedrale di Liegi, opera mosana di inizio XIII secolo (oggi in Saint-Jean l’Evangeliste). Anche la presenza, all’interno del trono, della sede per una reliquia o per il pane consacrato, accomuna l’opera in esame con altre in legno o smalto dell’inizio del Duecento, come le Madonne con il Bambino di Limoges (Ivi, p. 205). Un altro confronto è stato instaurato con la Madonna con il Bambino della chiesa d Saint-Jean-Baptiste di Breuifalia, opera di Limoges datata all’ultimo terzo del XIII secolo, e con la Madonna con il Bambino eburnea del Victoria and Albert Museum di Londra (inv. 206-1867). Alla luce dei confronti, la critica ha ricondotto il gruppo eburneo alle regioni della Francia centrale (Alvernia, Limosino) dell’inizio del XIII secolo, “sebbene sia evidente una discontinuità qualitativa e stilistica, come l’esasperata macrocefalia o certe incongruenze del panneggio, in cui coesistono un sistema di pieghe ancora lineari e grafiche, e dell’altro un disegno più morbido e arioso (Chiesi in Ciseri 2018, p. 206).

Scheda tecnica

Titolo dell'opera Madonna in trono con il Bambino
Data 1210 - 1230
Tecnica avorio/ incisione, intaglio
Dimensioni Larghezza 10cm Altezza 10cm
Inventari
Inv. Collezione Carrand (Bargello) n. 68
Collezione Museo del Bargello