Mercurio
Boulogne Jean de detto Giambologna
Il Vasari, nelle “Vite”, afferma che il Giambologna realizzò “…un Mercurio in atto di volare, molto ingegnoso, reggendosi sopra una gamba et in punta di piè che è stata mandata all’imperatore Massimiliano…”. Quest’ultimo era il fratello di Giovanna d’Austria, moglie di Francesco de’ Medici. Fu durante le trattative per tale matrimonio che Cosimo I decise di donare la statuetta, oggi perduta, all’imperatore austriaco.
Il committente scelse il soggetto consapevole che sarebbe stato gradito a Massimiliano II, il quale in gioventù amava richiamarsi al mitico Mercurio come a un proprio antenato. La statua del Bargello ha suscitato varie interpretazioni sull’epoca di esecuzione, a causa di un difetto di fusione che interessa la fiancata sinistra della scultura.
Il Milanesi riteneva l’opera la prima versione “mal riuscita” del Mercurio inviato a Massimiliano II, mentre la critica successiva la considerò una variante autonoma. Nell’edizione delle Vite vasariane del 1966 (vol. VIII, p. 53, n. 1) viene proposta una datazione posteriore, intorno al 1580.
A questa stessa data risalgono le prime documentazioni sull’ubicazione dell’opera: nel 1580 il Mercurio fu trasferito da Firenze al giardino della Villa Medici a Roma, residenza del cardinale Ferdinando de’ Medici, fratello del granduca Francesco.
Scheda tecnica
| Titolo dell'opera | Mercurio |
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| Autore | Boulogne Jean de detto Giambologna |
| Data | 1564 - 1565 |
| Tecnica | bronzo |
| Inventari |
Inv. Bronzi e placchette (Bargello) n. 449
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| Collezione | Museo del Bargello |