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Monumento funebre Giuliano de’ Medici duca di Nemours

Buonarroti Michelangelo

Dopo aver terminato, nel 1524 circa, la struttura architettonica della Sagrestia Nuova (alla cui scheda si rinvia cfr. 09/00281357-0), Michelangelo realizzò i modelli per i sepolcri di Giuliano, duca di Nemours, e di Lorenzo, duca d’Urbino (Echinger-Maurach 2019, pp. 201–202). I due capitani erano rispettivamente nipote e fratello di papa Leone X, il quale, con il coinvolgimento del cardinale Giulio de’ Medici — futuro papa Clemente VII —, aveva commissionato all’artista una nuova cappella di famiglia destinata ad accogliere le tombe dei duchi, insieme a quelle di Lorenzo il Magnifico e del fratello Giuliano.

Originalissimo e complesso è il programma iconografico dei due sepolcri, oggetto di varie e dibattute interpretazioni critiche. Nel Novecento trovò ampio seguito la lettura in chiave neoplatonica proposta da Tolnay, secondo la quale la cappella rappresenta un’immagine dell’universo con tre sfere sovrapposte: l’Ade in basso, la vita terrena nella zona mediana e la sfera celeste nella cupola a lacunari. L’impianto delle tombe raffigura la liberazione dell’anima dal corpo dopo la morte: le statue della Notte, del Giorno, dell’Aurora e del Crepuscolo simboleggiano l’ineluttabilità del destino umano soggetto al Tempo, contro il quale può opporsi solo la potenza immortale dell’anima (cfr. Baldini in L’Adolescente 2000, pp. 34–37; Acidini 2005, pp. 192–195).

La fase progettuale delle tombe fu complessa. I primi progetti del 1520 prevedevano un monumento unico al centro della sacrestia, ispirato all’Arco di Giano, con le tombe disposte su ciascuna delle quattro facce. L’idea fu poi abbandonata a favore di una soluzione con i sepolcri distribuiti su tre pareti, con tombe singole per i duchi e una doppia per i Magnifici, mai realizzata (Acidini 2005, p. 151). Il progetto definitivo risale al dicembre del 1520 e i lavori di estrazione del marmo di Carrara iniziarono nel 1521. Per i sarcofagi, Michelangelo si ispirò a un antico sarcofago in porfido del Pantheon.

Sulla parete opposta alla tomba di Lorenzo, Michelangelo realizzò quella per Giuliano, duca di Nemours, anch’essa articolata in tre sezioni. In basso si trova un basamento ornato da cornici e mascheroni, sopra il quale poggia il sarcofago con le personificazioni della Notte e del Giorno, eseguite tra il 1524 e il 1526 circa (Echinger-Maurach 2019, p. 211). Nel registro mediano si apre una nicchia che accoglie la figura idealizzata del duca, in vesti all’antica, seduta su uno sgabello con la testa ruotata verso l’ingresso, espressione di un dinamismo latente. Ai lati, separate da paraste scanalate con capitelli a grottesche, sono presenti edicole vuote, probabilmente destinate ad accogliere statue mai realizzate. Conclude la sommità un attico tripartito decorato con motivi antichizzanti come festoni, anfore, brucani e conchiglie.

Alla partenza di Michelangelo per Roma, nel 1534, solo le statue dei due duchi erano collocate nei rispettivi prospetti marmorei, mentre le personificazioni delle quattro Parti del Giorno — seppur complete — rimasero per anni abbandonate sul pavimento della cappella, fino a quando, nel 1546, il Tribolo le fece collocare sopra i sarcofagi (Ferretti in Splendore 2013, p. 300). Una collaborazione di Montorsoli nei due monumenti, in particolare nelle statue dei duchi, è ricordata dal Vasari e da una lettera di Sebastiano del Piombo a Michelangelo (cfr. Nelson 2017, p. 473; Chong, p. 7 e Principi, pp. 13, 18 in The Sculpture of Giovan… 2018).

Nel restauro eseguito tra il 2013 e il 2020, il monumento è stato sottoposto a un accurato intervento di pulitura che ha consentito la rimozione dei depositi e delle macchie presenti sui parati marmorei, restituendo all’opera una nuova leggibilità e luminosità materica (Kermes 2021, pp. 64–66).

Scheda tecnica

Titolo dell'opera Monumento funebre Giuliano de’ Medici duca di Nemours
Autore Buonarroti Michelangelo
Data 1524 - 1526
Tecnica marmo di Carrara/ scultura
Dimensioni Larghezza 210cm Altezza 210cm
Collezione Cappelle Medicee