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Partita a scacchi

La valva di custodia per specchio raffigura una partita a scacchi tra amanti, soggetti che ebbe grande diffusione, al pari della cavalcata degli amanti e dell’assalto al castello d’Amore. Il gioco degli scacchi, passatempo privilegiato dall’aristocrazia, nella cultura occidentale divenne metafora amorosa ed erotica: “la pazienza, l’intelligenza e la strategia con cui il giocatore deve applicarsi per mettere in scacco l’avversario sono le stesse virtù richieste per la conquista dell’amata, secondo i canoni rituali della fin’amor (Chiesi in Ciseri 2018, p. 297). Si tratta di un soggetto che, sulla scorta del successo anche in campo letterario, è stato riscontrato su numerosi specchi e cofanetti con pochissime varianti: la composizione della scena si mantenne pressoché costante lungo il XIV secolo, secondo un modello che vede i suoi capi d’opera nelle custodie del Victoria and Albert Museum (inv. 803-1891) e del Museum of Art di Cleveland (inv. 40.1200). L’avorio del Bargello, giudicato da Koechlin un lavoro con figure “courtes et vulgaires” che lo collocava alla fine del Trecento (1924), è stato anticipato alla metà del secolo da Vitali (1976). Recentemente la valva del Bargello è stata messa in relazione a una valva del Museo Civico Medievale di Bologna (inv. 700), raffigurante la cavalcata degli amanti, con cui originariamente doveva essere assemblata. I due avori sono accomunati dalle stesse dimensioni e dalla stessa decorazione angolare, tanto da essere perfettamente sovrapposte, e dai medesimi tratti stilistici (es. la capigliatura maschile mossa in rigide onde parallele attorno all’orecchio, l’espressione imbronciata dei volti, gli occhi allungati e la resa disarticolata dei polsi e le piccole mani). Queste due valve sono state confrontate inoltre con una del British Museum (inv. 1856, 0623.108), raffigurante un soggetto galante, e una con l’incontro degli amanti del Bayerisches Nationalmuseum di Monaco (inv. MA 1998), da far ipotizzare siano state eseguite da una medesima bottega “specializzata nella produzione seriale di manufatti riconoscibili per tipologia, stile e piccole dimensioni” (Chiesi in Ciseri 2018, p. 297). Alcuni dati di costume, come il cappuccio dell’abito maschile e la pettinatura femminile, hanno indirizzato la critica verso una datazione agli anni Trenta del XIV secolo (Ivi, p. 297).

Scheda tecnica

Titolo dell'opera Partita a scacchi
Data 1320 - 1340
Tecnica avorio/ intaglio
Dimensioni Larghezza 6.5cm Altezza 6.5cm
Inventari
Inv. Collezione Carrand (Bargello) n. 134
Collezione Museo del Bargello