Piatto
Il grande piatto si associa al cospicuo gruppo di vasellami derutesi “a lustri metallici” che accolgono al centro le immagini di santi in preghiera; su tutti ovviamente prevale quella di San Francesco, ripresa dalla grafica di tardo Quattrocento che divulga i grandi cicli pittorici assisiani. Si ricordano altri piatti con San Girolamo penitente nel deserto, tutti attribuibili a Deruta, come quelli esposti a Ecouen e Perugia, che condividono la stessa iconografia del santo qui raffigurato. Altri esemplari a questi associabili sono conservati nei musei di Pesaro e Boston. Le stesse modalità di costruzione del piano pavimentale a scacchiera e della tesa campita con embricazioni trovano riscontro in altre pregevoli maioliche derutesi databili alla prima parte del Cinquecento. L’esemplare in esame denota la buona qualità dei riflessi metallici e alcuni dettagli della figura (naso, labbra, sguardo, mani, resa del torace) e del fondo, con ampi porzioni campite in azzurro intenso, potrebbero avvicinare questo piatto ai lavori della bottega di Nicola Francioli, detto “Co”.
Scheda tecnica
| Titolo dell'opera | Piatto |
|---|---|
| Data | 1500 - 1525 |
| Tecnica | ceramica/ smaltatura |
| Inventari |
Inv. Maioliche (Bargello) n. 2114
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| Collezione | Museo del Bargello |