Collezioni

Piatto

Giacomo Mancini

Alla fine del XV secolo i maiolicari derutesi iniziarono ad applicare il lustro, che ne rese la produzione così nota e celebrata; in precedenza il lustro era conosciuto attraverso le ceramiche spagnole, specialmente quelle provenienti da Valencia e Manises, che venivano importate in Italia in notevole quantità. Deruta pare essere stato il primo centro italiano in cui i ceramisti utilizzarono tale tecnica su vasta scala. Questo piatto era già presente nella collezione di Alexander Imbert, che poi confluì, in buona parte, in quella di Charles Damiron, di cui infatti conserva l’etchetta con il numero di riferimento. La silhouette dell’alabardiere stante, la resa dello sfondo e il fogliame sulla tesa si avvicinano ai modelli pittorici della bottega di Giacomo Mancini, come si riscontra nei piatti del Museo della Ceramica di Deruta e in altre raccolte pubbliche o private.

Scheda tecnica

Titolo dell'opera Piatto
Autore Giacomo Mancini
Data 1550 - 1560
Tecnica ceramica/ smaltatura
Inventari
Inv. Maioliche (Bargello) n. 2118
Collezione Museo del Bargello