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Piatto

L’accostamento delle pezze araldiche dovrebbe indicare il matrimonio fra esponenti delle due nobili famiglie fiorentine; si conservano al proposito testimonianze dell’unione fra Jacopo Salviati e Lucrezia di Lorenzo di Piero de’ Medici (1488) e di Francesco Salviati con Laudomia di Lorenzo di Pierfrancesco de’ Medici (1502). Unica perplessità si manifesta nel modo in cui è stata tracciata l’arme dei Salviati, ovvero rovesciata rispetto alla maniera tradizionale (“d’argento alle tre bande doppio merlate di rosso”). Casi analoghi, con elementi araldici invertiti, non mancano e, proprio riguardo ai Salviati, si ricorda una maiolica di Gubbio a riflessi metallici con armi Guicciardini-Salviati, ora all’Ermitage di S. Pietroburgo, sulla quale il secondo emblema è dipinto in controparte (Kube 1976, pp.91-92). La maniera di delineare gli elementi araldici e il decoro corrente sulla tesa rimandano a una plausibile realizzazione della maiolica nella bottega che siglava i propri prodotti con “L° ” (troncamento per Lorenzo di Piero di Lorenzo Sartori). Questo esemplare, inoltre, ben si rapporta ad altri con la stessa decorazione accessoria, come evidenziano i frammenti recuperati in scavi a Montelupo, fra gli scarti di produzione di quella fornace, e ora musealizzati. Circa la cronologia del piatto, entrambe le date dei matrimoni citati sono plausibili ma si riserva una più sensibile propensione per il 1502, quando il decoro a “ovali e rombi” ha già maturato una collaudata ritmicità.

Scheda tecnica

Titolo dell'opera Piatto
Data 1500 - 1510
Tecnica ceramica/ smaltatura
Inventari
Inv. Maioliche (Bargello) n. 2083
Collezione Museo del Bargello