Piatto
Il piatto mostra il classico decoro “a trofei” impiegato con successo sulle maioliche dell’antico Ducato di Urbino nel corso del XVI secolo. Particolare di rilievo è la data segnata sulla tesa che colloca il manufatto poco dopo la metà del secolo. Negli ultimi due decenni gli studi hanno messo a fuoco più chiaramente le produzioni di Pesaro, all’interno del più vasto ducato urbinate, assegnando a questo centro gran parte della tipologia “ a trofei” di fase matura, vista anche la cospicua mole di frammenti e scarti di fornace riemersi dal sottosuolo cittadino; in precedenza tali prodotti erano regolarmente segnati a botteghe di Casteldurante. E’ stata così definita una serie di varianti tipologiche dei “trofei” di metà Cinquecento che prendono spunto dai più raffinati manufatti del secolo, spesso dipinti centralmente con delicati volti umani. Sono noti molti altri esemplari del tipo conservati in collezioni pubbliche e private e fra questi si ricordano per le strette affinità solo alcuni piatti: il primo nei Musei Civici di Pesaro, datato 1544, un secondo al Museo Nazionale del Bargello, altri due già in collezione Imbert (uno dei quali datato 1544) e l’ultimo dalla raccolta di Charles Fairfax Murray.
Scheda tecnica
| Titolo dell'opera | Piatto |
|---|---|
| Data | 1558 |
| Tecnica | ceramica/ smaltatura |
| Inventari |
Inv. Maioliche (Bargello) n. 2111
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| Collezione | Museo del Bargello |