San Giacomo il Maggiore

Non esistono documenti sulla statua, fin dall’Albertini (1510) fu attribuita a Nanni di Banco. Fu il Reymond (1894) a proporre l’attribuzione a Niccolò di Pietro con una datazione anteriore al 1408. Il Venturi (1908) vide nell’ideazione della statua una influenza molto stringente del Ghiberti e propose una datazione intorno al 1425. La critica recente ha confermato l’attribuzione a Niccolò di Pietro Lamberti. Il Krautheimer (1955), ha infatti confrontato la statua con il San Luca ed il San Marco, documentate al Lamberti datandole al 1405-1410. La datazione è stata convincentemente precisata dal Wundram (1967) intorno al 1422 sulla base di somiglianze d’impostazione con la statua di San Matteo di Lorenzo Ghiberti commissionata tra il 1419-1422. Goldner (1978) rifiuta tale rapporto di dipendenza proposto da Wundram e mettendo in luce le analogie tra il San Jacopo e il San Giovanni Battista di Ghiberti, anticipa la statua del Lamberti al 1413, inizi 1414 (Nannelli 1989, in OPD Restauro, con bibl. precedente). Alcune dita della mano destra furono rifatte nel 1858 dal conte Pompeo Faltoni. L’opera, al pari delle altre statue marmoree che ornavano le nicchie esterne di Orsanmichele, dopo il 1789 fu patinata con un colore che doveva assimilare il marmo al più costoso bronzo. Un intervento di restauro condotto tra il 1987 e il 1988 ha permesso la rimozione della patinatura ed il recupero di tracce della decorazione in foglia d’oro (Giusti 1989, in OPD Restauro).