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Gioco del civettino e putti che giocano

Guidi Giovanni di Ser Giovanni detto Scheggia

Il dipinto rientra nel corpus assegnato a Giovanni di ser Giovanni, detto lo Scheggia, fratello di Masaccio, al quale Bellosi nel 1969 ha ricondotto i gruppi di opere fino ad allora attribuiti al Maestro del Cassone Adimari e al Maestro di Fucecchio. Il collegamento con il Maestro del Cassone Adimari risale agli studi di Schiaparelli del 1908 (ed. 1983), e il dipinto fu poi riunito allo Scheggia da Bellosi insieme al resto del corpus.

Il dipinto fu acquistato nel 1781 da Giuseppe Pelli Bencivenni per la Galleria degli Uffizi e già allora, per il suo formato, si sospettava che si trattasse di un desco da parto. Tale ipotesi è stata confermata dal restauro del 1996–1997, durante il quale è emersa sul retro una scena con due putti che lottano — allusione evidente alla fertilità e alla procreazione — davanti a due alberi con stemmi, dei quali soltanto uno è leggibile.

La scena sul recto del desco raffigura il “gioco del Civettino”, un passatempo molto diffuso nella Firenze del Quattrocento.

Scheda tecnica

Titolo dell'opera Gioco del civettino e putti che giocano
Autore Guidi Giovanni di Ser Giovanni detto Scheggia
Data 1440 - 1450
Tecnica tavola/ pittura a tempera
Inventari
Inv. 1890 n. 488
Collezione Palazzo Davanzati