Madonna del Parto con angeli e donatori
Franchi Rossello di Jacopo
Van Marle (1927) ricorda la tavola come raffigurante una Santa mentre Berenson (1932 e 1963) e Offner (1947) la segnalano come Madonna del Parto. Umberto Baldini (1953) sottolinea la vicinanza del dipinto con altre opere di Rossello: la Santa Caterina del polittico di S. Miniato al Tedesco per particolarità grafiche e il polittico del Museo di Pisa per quanto riguarda gli angeli e i committenti. Giulietta Chelazzi Dini (1979, p. 22) puntualizza la datazione del dipinto agli anni 1410-20 per le vicinanze stilistiche con la prima opera sicura di Rossello, il San Biagio del Duomo di Firenze, documentato al 1408, riscontrabili negli angeli, nella forma del drappo e nell’ondulato andamento del manto. Anche la foggia degli abiti dei donatori rimanda una datazione intorno al 1420 ca. Le caratteristiche del volto della Madonna (ricorrenti nei visi femminili di Rossello) indiividuabili negli zigomi alti, nella fronte ampia e nella bocca piccola e serrata risentono di influenze iberiche diffuse nell’ambiente fiorentino dallo Starnina. Una datazione al secondo decennio è condivisa recentemente da M. Sframeli (1990) e Rosanna Proto Pisani (2003).
Scheda tecnica
| Titolo dell'opera | Madonna del Parto con angeli e donatori |
|---|---|
| Autore | Franchi Rossello di Jacopo |
| Data | 1410 - 1420 |
| Tecnica | legno/ intaglio/ doratura, tavola/ pittura a tempera/ doratura, oro/ punzonatura |
| Dimensioni | Larghezza 64cm Altezza 64cm |
| Inventari |
Inv. Palazzo Davanzati n. 332
Inv. 1890 n. 5068
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| Collezione | Palazzo Davanzati |