Ritratto di dama
Allori Alessandro
Il dipinto proviene dalle collezioni granducali come indica il bollo in ceralacca della Guardaroba Generale ancora leggibile a tergo. E’ probabile una sua provenienza dalle collezioni medicee e addirittura è possibile che la gentildonna raffiguri una delle principesse, anche se al momento non è stata identificata con nessuna di esse, o una dama legata alla corte. Stilisticamente il dipinto può essere riferito a quel filone ritrattistico che fa capo al Bronzino e all’allievo di questi che ne ereditò la bottega, Alessandro Allori. Il ritratto non raggiunge qualitativamente il vertice dei due maestri che seppero infondere ai loro personaggi una impassibilità algida attraverso un attento naturalismo che indaga i materiali delle vesti e un cromatismo raffinato: in questo caso si tratta di una pittura un po’ più opaca pur non priva di attenzioni descrittive. L’abbigliamento della dama vestita di una zimarra nera, forse di velluto, con un collo a V di merletto, conferma una possibile datazione del dipinto nel settimo decennio del Cinquecento.
Scheda tecnica
| Titolo dell'opera | Ritratto di dama |
|---|---|
| Autore | Allori Alessandro |
| Data | 1560 - 1570 |
| Tecnica | tavola/ pittura a olio |
| Dimensioni | Larghezza 37.5cm Altezza 37.5cm |
| Inventari |
Inv. Poggio Imperiale (1860) n. 560
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| Collezione | Palazzo Davanzati |