Ritratto di donna

Il dipinto è giunto a Palazzo Davanzati nel 1980-1981 in occasione della mostra sui merletti per la quale costituiva un’interessante documentazione iconografica delle tendenze della moda dei merletti nel Seicento. Il dipinto raffigurante una giovane gentildonna vestita di un ricco abito con le spalle coperte da un sontuoso colletto a mantellina di merletto viene generalmente datato, proprio attraverso le caratteristiche della moda intorno alla metà del quarto decennio del Seicento e viene per via stilistica attribuito a Giusto Sustermans: un altro elemento confermerebbe secondo il catalogo del 1983 tale ipotesi. A tergo è visibile una scritta “CAME” che potrebbe sciogliersi in Cameli, il cognome di un dignitario alla corte medicea, tale Francesco Cameli del quale, alla Marucelliana, esiste il ritratto in disegno attribuito al Sustermans. La gentildonna ritratta, secondo questa ipotesi, potrebbe quindi identificarsi con la moglie del Cameli.