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Ritratto di Emilia Spinelli

Il dipinto raffigura la gentildonna romana Emilia Spinelli, che faceva parte delle dame di corte di Cristina di Lorena, effigiate in una serie di ritratti denominata “le Bellezze di Artimino”, proprio perché realizzata per la villa appartenuta a Ferdinando I. La serie comprendeva ritratti di dame fiorentine per lo più, ma anche romane e napoletane legate alla corte medicea di Ferdinando; il numero originario della serie era di circa ventitre, nell’inventario della villa del 1609 redatto alla morte di Ferdinando se ne contavano sessantacinque, quarantadue fiorentine, diciassette romane e sei napoletane. I dipinti, che segnano una consuetudine molto frequente di ritrarre donne famose per la loro bellezza, furono realizzati tra il 1599 e il 1608. Difficile l’attribuzione di questi ritratti, caratterizzati da una fissità di tipo aulico e da una minuziosa attenzione nella ripresa dei particolari dell’abito e dell’acconciatura; stilisticamente possono collocarsi in una cultura ancora di stampo cinquecentesco, sulla scia della scuola del Bronzino. Il Chappell ha individuato una serie di documenti che attestano l’esecuzione di alcuni ritratti della serie da parte di Achille Gianré, pagato tra 1602 e 1604 per alcuni ritratti di gentildonne romane. Il presente non è citato tra questi, e non siamo certi che possa attribuirsi al pittore che operò nella bottega del Ligozzi. Generalmente negli inventari la serie viene descritta globalmente e non è facile seguire gli spostamenti dei singoli dipinti; il grosso del gruppo nel 1676 fu spostato nella Guardaroba generale per poi passare alla Galleria degli Uffizi, e di li alla villa del Poggio Imperiale, dalla quale tornarono agli Uffizi verso la fine del XIX secolo.

Scheda tecnica

Titolo dell'opera Ritratto di Emilia Spinelli
Data 1599 - 1608
Tecnica tela/ pittura a olio
Dimensioni Larghezza 71.5cm Altezza 71.5cm
Inventari
Inv. 1890 n. 2262
Collezione Palazzo Davanzati