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Scaldamani

La scarpetta che presenta nella parte superiore un beccuccio attraverso il quale veniva inserita l’acqua aveva probabilmente la funzione di scaldamano, come altri oggetti figurati in maiolica, ad esempio animali. Nel catalogo del 1986 questo gruppo di manufatti viene riferito ad una produzione dell’Europa settentrionale del XVIII secolo; confronti stilistici, le caratteristiche cromatiche e la presenza di tipologie analoghe in queste manifatture fanno piuttosto pensare ad una produzione in area dell’Italia meridionale, forse abruzzese (Castelli) o campana. Questa produzione mantiene inalterate le caratteristiche di foggia e decorazione nel corso dei due secoli XVII e XVIII, per cui risulta difficile una datazione. Per il nostro esemplare e per gli altri sei si propone una cronologia tra Sei e Settecento, anche in riferimento ai caratteri formali che contraddistinguono i vari manufatti. Il gruppo dei sette scaldamano è giunto a Palazzo Davanzati nel 1975. Il recente catalogo delle ceramiche di Palazzo Davanzati (2015) propone una produzione in area campana, forse a Cerreto Sannita, negli ultimi decenni del sec. XVIII.

Scheda tecnica

Titolo dell'opera Scaldamani
Data 1775 - 1799
Tecnica ceramica/ smaltatura
Inventari
Inv. Palazzo Davanzati n. 444
Collezione Palazzo Davanzati