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Trionfo della Morte

Guidi Giovanni di Ser Giovanni detto Scheggia

Le quattro tavole con il Trionfo dell’Amore, della Morte, dell’Eternità, della Fama – tutte ispirate ai Trionfi del Petrarca -, facevano probabilmente parte di un cassone o di una coppia di cassoni (cfr. Carandente 1963). Secondo la ricostruzione del Carandente, nella parte centrale dovevano trovarsi gli altri due Trionfi, quello della Castità e quello del Tempo. Altri suppongono piuttosto che i quattro Trionfi facessero parte del basamento di un gruppo scultoreo o di un mobile da centrostanza (cfr. Sframeli in Età Masaccio, 1990). Molto interessante è l’ipotesi che possa trattarsi delle tavole appartenenti ad una boiserie di camera o studiolo sul tipo di quella descritta nell’inventario di Giuliano de’ Medici (Morandi in 2001). La Proto Pisani avanza nel recente catalogo della mostra Mythologica et Erotica, l’ipotesi che facessero parte di un unico complesso decorativo insieme ad una tavola, anch’essa conservata in Palazzo Davanzati, rappresentante i Triumviri che interrogano l’oracolo, del medesimo artista. Stilisticamente sono riconducibili all’attività dello Scheggia, personalità che prima dell’identificazione del Bellosi (1969) era denominato Maestro del Cassone Adimari alias Maestro di Fucecchio. Tale attribuzione è riconosciuta all’unanimità.

Scheda tecnica

Titolo dell'opera Trionfo della Morte
Autore Guidi Giovanni di Ser Giovanni detto Scheggia
Data 1440 - 1460
Tecnica tavola/ pittura a tempera
Dimensioni Larghezza 93cm Altezza 93cm
Inventari
Inv. Palazzo Davanzati n. 352
Inv. 1890 n. 1611
Collezione Palazzo Davanzati