Triumviri interrogano l’oracolo
Giovanni di ser Giovanni detto lo Scheggia
Le dimensioni ed il formato del dipinto farebbero pensare al fronte di un cassone. Pubblicato per la prima volta dal Berenson (1932), il dipinto fu riferito a Francesco di Antonio Banchi, personalità controversa e sconosciuta la cui opera è stata raggruppata ora sotto il nome di Maestro del Cassone Adimari (Longhi), ora fra le opere del
Maestro di Fucecchio (Pudelko e Van Marle). Il Bellosi infine identificò questa personalità anonima nel fratello di Masaccio, Giovanni di Ser Giovanni detto lo Scheggia. Una notevole attenzione per la ricerca prospettica induce a ritenere che le prime opere masaccesche fossero note all’autore di questa tavola, che il Berenson (1969), notando non poca influenza da Domenico Veneziano, giudica di qualità leggermente inferiore rispetto alle tavole di cassone uscite dalle botteghe fiorentine del Quattrocento. L’opera venne rintracciata da Rodolfo Siviero e acquisita nel 1955.
Scheda tecnica
| Titolo dell'opera | Triumviri interrogano l’oracolo |
|---|---|
| Autore | Giovanni di ser Giovanni detto lo Scheggia |
| Data | 1425 - 1450 |
| Tecnica | legno/ intaglio/ doratura |
| Dimensioni | Larghezza 85cm Altezza 85cm |
| Inventari |
Inv. 1890 n. 9923
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| Collezione | Palazzo Davanzati |