Da pochi giorni sono tornate visibili al secondo piano del Museo tre statuine rimaste a lungo lontane dalla loro sede d’origine (foto 1).
Le statuette dei due Angeli con al centro il Cristo benedicente erano anticamente collocate ai lati e alla sommità della cupola aggettante del tabernacolo dell’Arte dei Medici e Speziali situato su via dei Lamberti (foto 2).
L’esecuzione del tabernacolo viene datata alla fine del Trecento e attribuita allo scultore Jacopo di Piero Guidi (Firenze, notizie 1376-1412), che fu presumibilmente anche l’autore delle tre statuette. Le fonti ricordano che intorno alla metà Ottocento uno dei due Angeli cadde e, rovinatosi irrimediabilmente, venne sostituito da una copia ottocentesca realizzata da Pompeo Faltoni, identificabile con l’angelo di sinistra (fig. 3).
Tra gli anni Ottanta e Novanta dello scorso secolo, in occasione del restauro generale delle facciate e dei tabernacoli, le tre statuette sono state rimosse (fig. 4). Dopo lungo tempo tornano dunque ad Orsanmichele, grazie al sapiente lavoro delle restauratrici dei Laboratori di materiali lapidei e di metalli dell’Opificio delle Pietre Dure (foto 5).
Ringraziamo le colleghe dell’Opificio per la loro professionalità e per aver condotto attentamente ogni fase del restauro fino agli ultimi ritocchi prima del loro allestimento (foto 6 e 7).
Un nuovo tassello delle vicende storiche ed artistiche di Orsanmichele viene dunque a decorare il salone del secondo piano, luogo di vedute uniche e mozzafiato sulla città di Firenze (foto 8)