Come ogni anno, da 680 anni, la città ricorda che in questo giorno è stata liberata dal governo dispotico del duca di Atene. Nel 1342 Gualtieri di Brienne era stato chiamato a governare Firenze, a sostegno della popolazione, schiacciata da profondi problemi sociali. Si invocava un cambio di regime, era necessaria una politica più giusta e autorevole. Ben presto tutte le aspettative riposte, risultarono fallite: ci si rese conto che il suo era un regime fortemente repressivo e che il duca preservava unicamente il proprio tornaconto, anziché il bene del popolo.
Un clima di crescente e profonda insoddisfazione serpeggiava dunque in città. Il 26 luglio del 1343, nel giorno di Sant’Anna, i fiorentini sono pronti e organizzati per la rivolta e la deposizione di Gualtieri. La popolazione si arma e prende d’assalto le sedi del potere. Il duca resiste all’assedio solo per pochi giorni, quindi lascia Firenze, senza alcuna pretesa sulla città.
Il 26 luglio del 1344, venne celebrato il primo anniversario dell’evento, come festa civica. Presso la loggia di Orsanmichele, a quel momento ancora in costruzione, luogo del popolo per eccellenza nella città di allora, si commemora la cacciata del tiranno. Con un decreto Sant’Anna venne elevata a santa protettrice ed emblema della libertà riconquistata. Ogni anno qui sarebbe stata celebrata la ricorrenza, ‘con offerte di denaro e ceri’.
Tra il XIV e il XVI secolo l’effigie della santa trova ampia raffigurazione nella chiesa di Orsanmichele: negli ottagoni del Tabernacolo marmoreo dell’Orcagna (1359), in particolare nella Nascita della Vergine e nella Presentazione della Vergine al Tempio, iconografia quest’ultima replicata anche in uno degli splendidi pannelli invetriati su disegno di Lorenzo Ghiberti (1429) e il gruppo marmoreo di Francesco da Sangallo (1526) a lei dedicati.
Altamente significativo è poi l’affresco di Mariotto di Nardo (1398) – nella volta che sovrasta l’altare – che ritrae Sant’Anna mentre sorregge e avvolge in un abbraccio materno e protettivo, la città di Firenze e l’intera sua popolazione.
Il Complesso di Orsanmichele, Chiesa e Museo, è aperto tutti i giorni, tranne il martedì, dalle 8.30 alle 18.30, la domenica la chiesa chiude alle 12 per la Messa, il Museo alle 13.